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al testo di Fiammetta Lucattini
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Un solo grido
irrefrenabile e potente
mi avvisò della tua
partenza ormai prossima,
un'unica convulsione
repressa dall'amore
al quale restavi
fedele, mentre chiamavi
sonno lo spasimo di una
"buona morte".
Si compiva il disegno
della vita di un giusto.
Ed il sollievo
penetrava il mio
cuore all'annuncio
dell'Omega.
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Emilio Capaccio
- 10/09/2013 11:25:00
[ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]
Di fronte a un tema così nevralgico e doloroso della nostra esistenza diventa difficile qualsiasi commento. Che cosa ne sappiamo noi vivi del trapasso? Solo il vuoto e il dolore che ci rimane assistendo i nostri cari. Ti confesso che penso molto allidea della morte negli ultimi anni, in verità ci ho sempre. Se non cè un "continuum" dallaltra parte è un idea, questa, che rischia di ossessionarti. Luomo non riesce a concepire lidea di Fine, intesa come Oblio Eterno, fondamentalmente è per questo che crede nellaldilà...è terrore più che fede in Dio e da questo punto di vista non so come gli atei riescano a confortarsi e a trovare un senso in vita. Un po li invidio.
Ciao Fiammetta.
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Celina Di Marco
- 10/09/2013 09:53:00
[ leggi altri commenti di Celina Di Marco » ]
Il momento del trapasso è qualcosa di sconvolgente, quello che noi tutti temiamo più del prima e del dopo. E consolante per chi parte e per chi resta che avvenga in un clima domestico, alleviato dallamore dei cari.
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